La Necropoli di Samassi tra storia, cultura e tradizioni
I Vandali, barbari che venivano dal nord-est dell’Europa, dalla Germania settentrionale, conquistarono la Sardegna nel V secolo dopo Cristo e vi si insediarono per un lungo periodo, quasi un secolo: vi lasciarono, proprio a Samassi, un loro cimitero; una vera e propria necropoli di grandissima importanza storica proprio perché è un elemento di studio di un periodo che, data la particolare situazione, è pochissimo conosciuto. Come dire che dell’architettura vandalica poco era noto. Il rinvenimento è stato casuale nel 1982 , durante dei lavori ad una chiesa paesana, tra le più grandi.
La necropoli è costituita da "alcune tombe a camerarealizzate con blocchi trachitici squadrati di notevoli dimensioni con volta a botte, chiusa centralmente con lastra a chiave di volta”; unacostruzione quasi elementare per un popolo che essendo sostanzialmente nomade aveva poco riferimenti urbanistici. "Venne scoperta inoltre una fossa comuneriservata probabilmente a defunti di basso ceto sociale”.
La necropoli ètuttora sede di studio approfondito da parte di architetti e studiosi della organizzazione sociale di quei barbari che dopo aver invaso la Sardegna e la Tunisia, scomparvero improvvisamente così come erano venuti, lasciando un ricordo indelebile a Samassi.