Cosa fare e cosa vedere a Samassi

La città di Samassi è così ricca di storia e tradizioni che la rendono una meta attrattiva per il turismo culturale consapevole: l’assenza del mare, infatti, dovuta alla sua collocazione nell’entroterra della Sardegna,non preclude affatto lo sviluppo turistico. 

Anticamente il suo territorio era inserito nella curatoria (divisione giudiziaria, amministrativa elettorale e fiscale dei regni della Sardegna giudicale) di Nuraminis del Giudicato di Cagliari, stato sovrano indipendente che dominava il sud dell’Isola. Della sua storia poco si sa anche se molto si è potuto apprendere dai monumenti che le civiltà del passato hanno qui lasciato: certo che nel 1898 Samassi subì una forte inondazione che la tradizione popolare ricorda ancora con il termine sardo S’Annu ‘e s’unda (l’anno dell’onda). Fu un terribile alluvione che causò gravissimi danni, ma che fortunatamente non causò vittime tra gli abitanti: questo avvenimento fece, allora, crescere la devozione popolare nei confronti di San Geminiano (patrono di Samassi che la tradizione vuole essere stato vescovo martire di Cagliari) tant’è che proprio il 17 novembre venne istituita la festa in suo onore denominata Santu Millaneddu.

Proprio la chiesa medievale di San Geminiano è una delle mete turistiche predilette poiché presenta la tipica impostazione architettonica romanica e custodisce ancora, oltre alle pietre originali, alcuni ornamenti architettonici in marmo bianco, incastonati nella pietra, che servivano a identificarla come appartenente al ramo greco-ortodosso: una caratteristica importante che difficilmente si riesce a riscontrare in altri edifici. L’interno si presenta a una sola navata, sobria come doveva essere in origine, con l’abside semicircolare abbastanza profondo: il tetto è a capriate lignee mentre la navata è decorata con fregi in stile arabo e gotico a testimonianza della sua edificazione da parte di maestranze composite che hanno, qui, portato il loro particolare bagaglio culturale.

Ma questa non è l’unica chiesa degna di nota: meritano, infatti, di essere visitate anche la chiesa di Santa Margherita (risalente al XVII secolo); lachiesa di San Giuseppe (nata nel 1652 a seguito di un voto della popolazione dopo il termine di una violenta invasione di locuste e dell’epidemia di pesete che seguì) dove nella prima metà del Novecento sorse il primo asilo nido della città per volere delle monache che qui avevano la loro cappella privata; e la chiesa di Sant’Isidoro (recentemente edificata per volere della devozione popolare della comunità).

Oltre agli edifici sacri a Samassi sono degne di nota anche le meravigliose case in terra cruda che la rendono una delle realtà più importanti per testimonianze costruttive di questa natura: infatti qui ha sede anche l’associazione internazionale "Città della Terra Cruda”, che ha lo scopo di promuovere e custodire questo patrimonio cultuale in tutto il mondo.

Ma Samassi è anche terra di eventi che rendono vivo il paese, animandolo con canti, suoni, e degustazioni dei migliori prodotti di questa terra: la manifestazione più rinomata è ovviamente la Sagra del Carciofo che ogni anno attira molte persone anche dalle vicine città come Cagliari.

Oltre alle normali feste religiose quali fa la festa del Santo Patrono Geminiano, la festa di Santa Margherita, di Sant’Isidoro e la festa di chiara ispirazione spagnola S’Incontru (celebrazione culmine della Settimana Santa quando si ricorda l’incontro tra il Cristo Risorto e la Madonna, raffigurati da due simulacri lignei trasportati a spalla dai fedeli), ci sono anche molte feste laiche in agenda: il Carnevale Samassese, il torneo di calcio in costume medievale, la Marcialonga del Carciofo e ancora dibattiti, presentazioni di libri e molto altro.

Samassi è un paese culturalmente vivo e partecipe, che intende ricordare quelle che sono le proprie tradizioni al fine di tramandarle alle generazioni future affinché possano contribuire a mantenerle vive: se siete alla ricerca di una piccola terra paradisiaca Samassi è ciò che fa per voi.