Il territorio

Il fiume Mannu e i suoi ponti: una storia finita da poco

Due corsi d’acqua bagnano il territorio di Samassi: uno, il Leni, che è solo un torrente, l’altro il Mannu, che invece ha una sua forza ed importanza, specie d’inverno; insieme ad altri elementi sono loro che caratterizzano il territorio di Samassi. Da lì, dai due fiumi, è venuta l’acqua per l’irrigazione, per la vita igienica del paese anche se nel contempo sono stati (specie il Mannu) un ostacolo, che impediva agli agricoltori, agli armenti di fluire liberamente nelle campagne circostanti, verso gli orti, le vigne, i pascoli, la pubblica fonte, che oggi alimenta l’acquedotto cittadino. 

Però le amministrazioni non hanno mai avuto una vera forza economica per superare questi ostacoli: si adottò anche un barca, che faceva avanti e indietro lungo il fiume, da ottobre a maggio, quando c’erano le piene, con un barcaiolo che la governava: una barca che era molto pericolosa tanto da far raccogliere petizioni di protesta. Poi fu il tempo dei ponti in legno, un paio, sempre "improbabili”, stretti, sempre alla mercè delle piene; poi un altro in cemento, che era addirittura "sommergibile”, spariva sott’acqua quando si alzava il livello delle acque. 

Solo dagli anni Sessanta a collegare Samassi al suo retroterra c’è un bel ponte, moderno, pratico, largo a sufficienza per i due sensi di marcia, che ha risolto i problemi ancestrali dell’attraversamento del Mannu: la costruzione non è stata immediata ma gli effetti benefici sulla città, sulla popolazione e soprattutto sull'assetto economico sono stati sin da subito chiari a tutti.

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