Arte, cultura e tradizioni

La Spugna vegetale viene dall'Asia? Macchè da Samassi!

Che c’entra Samassi con le spugne vegetali? C’entra eccome perché proprio lì ne viene "tirata” fuori un tipo naturale, frutto della visione complessiva di alcuni agricoltori della zona che hanno visto esperienze in altre parti del mondo, come in Indonesia tanto per fare un nome, adoperando unapianta la Luffa cilindrica per ottenerne di ipoallergeniche e biodegradabili. Per caso in una azienda agricola di Samassi si è verificata una superproduzione di luffa, che è anche commestibile ma che possiede delle peculiarità tali da farla diventare una vera e propria spugna biologica.

«La spugna vegetale è composta di fibre naturali e biodegradabili, si può lavare in lavatrice con il resto del bucato. Inoltre non trattiene il sapone, si sciacqua facilmente e asciuga in fretta. E’ perfetta per l’igiene personale, sul corpo è delicatamente esfoliante e aiuta la circolazione. Senza dimenticare la pulizia della casa, compresi piatti e pentole antiaderenti» spiega Laura Meloni, che ha iniziato la produzione a Samassi.

Intanto s’è scoperto che quella pianta, abituata ad un clima tropicale s’è adattata perfettamente al terreno ed al clima della Sardegna e che c’era già, nelle erboristerie e nei negozi di prodotti naturali, una richiesta importante di quel tipo di spugna che sembra abbia solo virtù.

Da lì ad impiantare un laboratorio di produzione, con tutte le fasi rigorosamente svolte a mano, è stato un tutt’uno ed ora il nome di Samassi, insieme alla società che produce la luffa sta facendo il giro d’Europa.

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