La chiesa di San Geminiano a Samassi
la chiesa di San Geminiano nella zona più alta di Samassi risale alla seconda metà del XII secolo e si fa notare per i mattoni in calcare marnoso e trachite di Serrenti, per l'abside semicircolare e per il mausoleo di Don Giacomo Castelvì, realizzato nel 1586
La chiesa di San
Geminiano, cresia de Santu Millanu nella lingua locale, si trova nella zona
più alta dell’abitato di Samassi ed
è dedicata al patrono del paese. È stata costruita presumibilmente nella
seconda metà del XII secolo sopra un
cimitero bizantino, sebbene alcuni scavi abbiano permesso di scoprire un
insediamento ancora più antico: una necropoli dei Vandali risalente al V
secolo. In epoca moderna, il tempio ha subito un imponente restauro del
presbiterio nel 1955 e ristrutturazioni altrettanto radicali negli anni Ottanta
a spese del Comune.
La chiesa presenta uno stile
romanico, con mattoni di calcare
marnoso e di trachite di Serrenti; la facciata a capanna è dotata di un
campanile a vela a due luci e di un portone architravato con stipiti dai
capitelli scolpiti. La struttura interna è costituita da una sola navata con
copertura a capriate e un abside
semicircolare con tre finestre che permettono l’illuminazione naturale. Degno
di nota è il mausoleo di Don Giacomo
Castelvì, in marmo bianco e trachite, realizzato da Scipione Aprile nel
1586.
La parte più antica della chiesa è costituita da alcuni frammenti di pilastri marmorei bizantini, risalenti al X secolo: tali manufatti, originariamente appartenenti alla recinzione del presbiterio, sono stati reimpiegati nelle murature romaniche. Notevole la decorazione di rosette e una croce su un grappolo d'uva, in bassorilievo su uno dei piccoli pilastrini.