Samassi durante l'età contemporanea
Per Samassi l'Ottocento fu un periodo di eventi epocali: nel 1824 vennero aperte le scuole pubbliche, nel 1838 vennero iniziati i lavori di bonifica degli stagni di Samassi e Sanluri e nel 1840 crollò il sistema feudale. Nel 1898 il paese fu devastato da una terribile alluvione
Per Samassi il 1736 è stato un anno spartiacque: è in tale data infatti che il feudo di don Salvatore di Castelvì, morto senza eredi, viene trasformato in un marchesato e venduto ad Antonio Simon Squinto. L’anno successivo resterà nella storia del paese: il 9 marzo il re Carlo Emanuele III pernottò a Samassi insieme a tutta la sua corte. Nel 1789 il feudo passò a Giuseppe Simon Squinto Carcassona e, nel 1806, fece visita a Samassi l’allora sovrano Vittorio Emanuele I con la consorte Maria Teresa d’Austria Este.
Samassi è stato uno dei primi comuni a dotarsi di scuole pubbliche: nel 1824 infatti vennero aperte riconvertendo il vecchio convento agostiniano. Nel 1838 vennero iniziati i lavori di bonifica degli stagni di Samassi e Sanluri al fine di rendere la zona adatta al pascolo e all'agricoltura; tuttavia sorgeranno parecchi problemi e l’operazione si concluderà solo nel 1938. Nel 1839 il feudo passò a Luigi Ricca di Castelvecchio ma l’anno successivo il sistema feudale sarà abolito dal re Carlo Alberto e tutti i beni verranno acquisiti dallo stato.
Il secolo si concluse con un disastro memorabile, l’alluvione del Rio Samassi del 17 novembre 1898, anche noto come S'Annu 'e s'unda (L'anno dell'onda). Sebbene non provocò vittime, l’inondazione rase al suolo oltre metà del centro abitato e richiese l’intervento dell’esercito. I danni furono talmente gravi che la primavera successiva il re Umberto I e la Regina Margherita si recarono in prima persona a visitare il paese. Nel Novecento Samassi si sviluppò urbanisticamente e, fra il 1996 e il 2000, venne eretta la chiesa rurale di Sant’Isidoro.